Inaugurato questa mattina il nuovo tracciato ferroviario Campofelice di Roccella -Ogliastrillo, sulla linea Palermo – Messina.
Presenti Graziano Delrio Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Gentile Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana e Carlo Carganico, Amministratore Delegato di Italferr.
Il nuovo tracciato, lungo circa 10 chilometri e dal costo di circa 200 milioni di euro, è stato progettato da Italferr e realizzato da Rete Ferroviaria Italiana, parte in variante e parte in affiancamento alla linea esistente. Comprende la galleria Monte Poggio Maria, lunga circa 4 km, e rientra tra gli interventi previsti per il raddoppio della linea Fiumetorto – Castelbuono, che prevede un investimento economico complessivo di 940 milioni di euro.
L’attivazione della nuova linea offre un servizio di trasporto più affidabile in termini di sicurezza, regolarità e puntualità, una maggiore capacità di traffico sia per i treni a lunga percorrenza sia per i treni regionali. Capacità destinata a crescere a fine 2017, con l’attivazione del secondo binario tra Campofelice e Cefalù. Durante la realizzazione del raddoppio ferroviario sono stati anche eliminati otto passaggi a livello, con ampi benefici per il traffico stradale.
“Questo tratto della linea Palermo – Messina che da oggi entra in esercizio – ha dichiarato Graziano Delrio – è un tassello del più grande disegno che abbiamo ribattezzato cura del ferro. Rendere efficienti, sicuri, rapidi i collegamenti ferroviari è una condizione indispensabile per migliorare la qualità della vita delle persone e per favorire l’economia e l’attività delle imprese. Così come nel resto del Paese siamo impegnati a costruire in Sicilia un sistema di trasporti in linea con le attese dei suoi cittadini e le esigenze e prospettive dell’apparato produttivo”.
“L’entrata in esercizio del nuovo tratto tra Campofelice di Roccella e Ogliastrillo – ha dichiarato Maurizio Gentile – si inserisce nell’ampio ventaglio di interventi in Sicilia, che ci vede impegnati, grazie all’attenzione del Governo, con quindici miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni. Il Sud rappresenta una priorità nei piani di Rete Ferroviaria Italiana, testimoniata anche dal mio impegno come Commissario per l’itinerario Palermo – Catania – Messina”.
Quindici miliardi nei prossimi dieci anni: è la quota degli investimenti previsti per la cura del ferro in Sicilia, con un’occupazione media di 1.500/2.000 persone al mese fra maestranze dirette e indotto.
La rete regionale siciliana è oggetto di importanti e significativi interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico programmati da Rete Ferroviaria Italiana, il Gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale. Interventi che determineranno positive ripercussioni sul trasporto ferroviario sia regionale sia a media e lunga percorrenza, migliorando gli standard di regolarità, puntualità e sicurezza del traffico ferroviario.
Gli interventi in corso e quelli programmati consentiranno di alzare la velocità fino a un massimo compreso tra 200 e 250 km/h e la conclusione per fasi permetterà progressive riduzioni dei tempi di viaggio.
A lavori ultimati, il viaggio tra Messina e Catania sarà coperto in 45 minuti, contro i 70 di oggi, e quello fra Catania e Palermo in un’ora e 44, con un risparmio di circa un’ora rispetto alla percorrenza attuale. Per arrivare da Messina a Palermo, via Catania, basteranno due ore e dieci minuti.
Linea Palermo – Messina
Sulla linea Palermo – Messina, i tratti Palermo – Fiumetorto e Messina – Patti sono già stati oggetto di interventi di raddoppio e velocizzazione.
È in corso l’intervento di raddoppio del tratto Fiumetorto – Ogliastrillo – Castelbuono, con un investimento economico di oltre 900 milioni di euro. Dopo l’apertura, nel gennaio 2016, del tratto Fiumetorto – Campofelice di Roccella, a fine 2017 entrerà in servizio anche il secondo binario tra Campofelice e Cefalù. Mentre nel 2022 è previsto il completamento del raddoppio fino a Castelbuono.
Sul tratto Castelbuono – Patti, RFI ha in corso interventi di potenziamento tecnologico e velocizzazione della linea a semplice binario.
È prevista, inoltre, la realizzazione del Sistema di Comando e Controllo (SCC), con Posto centrale nella stazione di Palermo, che gestirà l’intera tratta Fiumetorto – Messina. Saranno così migliorati la regolarità e la puntualità del traffico ferroviario e l’efficacia degli interventi in caso di anomalie nella gestione della circolazione.
Itinerario Palermo – Catania – Messina
Con un investimento economico complessivo di circa 8 miliardi di euro, il nuovo collegamento veloce Palermo – Catania – Messina risponde alle esigenze di medio e lungo periodo della domanda di trasporto pubblico su ferro, migliorando regolarità, frequenza e sviluppo dell’intermodalità. Saranno garantite relazioni efficienti con i principali terminal del trasporto aereo, marittimo e con i nodi di interscambio gomma/ferro. Il collegamento Palermo – Catania – Messina è parte integrante del Corridoio europeo TEN-T Scandinavo-Mediterraneo che, partendo da Helsinki, arriva in Sicilia attraversando l’intera dorsale italiana AV/AC.
Sulla linea Messina – Catania, i tratti Catania – Fiumefreddo e Messina – Giampilieri sono già stati oggetto di interventi di raddoppio e velocizzazione. A breve sarà avviato l’intervento per la Fiumefreddo – Letojanni, con un investimento economico di circa 870 milioni di euro mentre è in corso la progettazione definitiva per l’ultimo tratto, da Letojanni a Giampilieri.
Sulla linea Catania – Palermo, è stato pubblicato il bando di gara per il tratto di 37 km fra Bicocca e Catenanuova. L’attivazione di un primo binario velocizzato è prevista nel 2020, mentre la conclusione di tutti i lavori è prevista nel 2022. Per il restante tratto di linea, da Catenanuova a Fiumetorto, è in corso la progettazione con l’obiettivo di avere nel 2024 un binario velocizzato sull’intera Catania – Palermo.
Lato Catania, a luglio 2017 è stato attivato il nuovo tratto fra Ognina e Catania Centrale con lo sviluppo del traffico ferroviario metropolitano nella città etnea, grazie a un investimento economico di circa 100 milioni di euro. È, inoltre, previsto il raddoppio fino a Catania Acquicella e l’interramento della linea nei pressi dell’aeroporto, con un duplice obiettivo: aprire la città al mare togliendo la barriera della linea ferroviaria che divide in due la città e consentire l’allungamento della pista dell’aeroporto di Fontanarossa. Infine, sarà realizzata una nuova fermata a servizio dell’aeroporto per favorire l’interscambio treno/aereo.
Nodo ferroviario di Palermo
Il Passante ferroviario di Palermo migliorerà i collegamenti ferroviari tra Palermo Centrale e l’aeroporto Falcone Borsellino, ma anche tra le 20 stazioni dell’area urbana inserite sul percorso. I lavori per il ripristino del collegamento con l’aeroporto saranno ultimati entro dicembre 2017, per la successiva attivazione. L’attivazione del raddoppio è prevista a fine 2018. L’investimento economico complessivo è circa 1,1 miliardi di euro e lo stato avanzamento lavori è oltre l’80%.
La chiusura dell’Anello ferroviario di Palermo, a singolo binario, ha l’obiettivo di estendere l’attuale servizio metropolitano fra Palermo Notarbartolo e Giachery. L’investimento economico complessivo delle due tratte è di circa 250 milioni di euro. Una volta completato, l’anello ferroviario limiterà l’utilizzo del trasporto privato e pubblico su gomma.
Altri interventi
Entro la fine dell’anno, con la conclusione della variante di Lercara, saranno completati gli interventi di velocizzazione fra Palermo e Agrigento, con un investimento economico di circa 160 milioni.
Non tornano i conti. Se a lavori ultimati si andrà da Catania a Messina in 45 minuti e da Palermo a Catania in un’ora e 44 (104 minuti) come si può arrivare da Palermo a Messina via Catania in due ore e dieci (130 minuti)?
avranno sbagliato la somma dei chilometri………….